Recensione de Il complesso del denaro, di Franziska zu Reventlow
Adelphi, Piccola biblioteca, 1983
La casa editrice Adelphi annovera, tra i suoi indiscussi meriti, anche quello di aver fatto conoscere al pubblico italiano molti autori del primo novecento europeo, e segnatamente di area germanica, le cui opere sino agli anni ’70-’80 del secolo scorso non erano mai state tradotte nella nostra lingua. Questa attività di scoperta ha anzi rappresentato, per lunghi anni, una sorta di marchio di fabbrica dell’editore. Tuttavia anche la produzione letteraria di quell’epoca irripetibile, come ovvio, non è caratterizzata sempre da una qualità di prim’ordine, ed accanto ad autentici mostri sacri annovera scrittori mediocri ed opere che non erano destinate a lasciare un segno nella storia della letteratura. Nella sua ansia di proporre autori sconosciuti anche Adelphi è incappata talvolta nella proposta di opere non eccelse. Questo è a mio avviso il caso de Il complesso del denaro, di Franziska zu Reventlow, breve romanzo pubblicato originariamente nel 1916. Continua a leggere “Se la leggerezza è talmente insostenibile da divenire superficialità”