Recensione di Storia del dottor Faust, ben noto mago e negromante, di Johann Spies
Garzanti, i grandi libri, 1980
Il mito di Faust è forse il più importante topos della cultura tedesca, e ad esso si sono ispirate, nel corso dei secoli, alcune delle opere letterarie – e non solo – dell’intera Europa. Da The Tragical History of Doctor Faustus di Marlowe, composto ancora nel XVI secolo, sino al Doktor Faustus di Thomas Mann (1947) ed oltre, passando ovviamente per il Faust goethiano e per Il maestro e Margherita di Bulgakov, sono decine i romanzi, i testi teatrali, gli scritti poetici, le opere musicali che riprendono la storia dell’uomo che strinse il patto con il diavolo per acquisire la conoscenza. Il perché di tanto successo è facilmente intuibile: il rapporto tra scienza e morale, il tema della libera volontà umana contrapposta ai limiti a questa imposti dagli ordinamenti sociali di ordine religioso e politico, l’angoscia dell’uomo di fonte ai propri limiti esistenziali ed intellettuali, tutti temi che fondano il mito, sono altrettanti spunti attorno ai quali hanno riflettuto, dai diversi punti di vista dati dalle loro condizioni materiali e avvalendosi di diversi strumenti interpretativi, gli intellettuali della modernità e della contemporaneità occidentale, essendo strettamente connessi all’organizzazione sociale come si è venuta sviluppando dalla fine del medioevo in poi. Continua a leggere “Alle sorgenti del mito”