Recensione de I mangia a poco, di Thomas Bernhard
Adelphi, Fabula, 2000
Con I mangia a poco sono giunto alla quarta opera di Thomas Bernhard consecutivamente letta, visto che prima ho letto Amras, Cemento ed Eventi, li ho letti esattamente in questo ordine, vale a dire in ordine alfabetico rispetto al titolo, anche se avrei potuto leggerli in un altro ordine, ad esempio in ordine di pubblicazione o dal più breve al più lungo, o viceversa, ma io li ho letti invece in ordine alfabetico, perché questo modo di lettura fa parte del mio metodo di lettura, che prevede che io, Vittorio, legga i miei libri per anno di acquisto, e per ogni anno in ordine alfabetico rispetto all’autore, e per ogni autore in ordine alfabetico rispetto al titolo, ed ho adottato questo metodo, vale a dire leggere i miei libri per anno di acquisto, e per ogni anno in ordine alfabetico rispetto all’autore, e per ogni autore in ordine alfabetico rispetto al titolo, in quanto mi ero reso conto, una quindicina di anni fa, che molti libri acquistati anni prima non li avevo letti, rischiando di dimenticarli sugli scaffali della mia libreria, in quanto ero portato a leggere libri acquistati di recente, ma adottando un metodo preciso di lettura, leggendo cioè i miei libri per anno di acquisto, quindi in ordine alfabetico rispetto all’autore e per ogni autore in ordine alfabetico per titolo, avrei evitato di dimenticarmi di leggere libri acquistati molti anni prima, e questo preciso metodo di lettura mi avrebbe permesso di leggere effettivamente tutti i libri della mia libreria, come effettivamente sta avvenendo, anche se non so se la mia vita sarà sufficientemente lunga da permettermi di leggerli proprio tutti.
In realtà I mangia a poco non è il quarto libro di Thomas Bernhard che ho letto, in quanto circa tre anni fa, vale a dire nel maggio del 2019, ho letto L’imitatore di voci e Il soccombente, quindi ad oggi ho letto sei libri di questo autore austriaco, Thomas Bernhard, e la ragione per cui circa tre anni fa, vale a dire nel maggio del 2019, ho letto L’imitatore di voci, primo libro in assoluto di Thomas Bernhard da me letto, e Il soccombente, risiede anch’essa nel mio preciso metodo di lettura, e visto che ho acquistato L’imitatore di voci e Il soccombente nel 2007 mentre Amras, Cemento, Eventi e I mangia a poco li ho acquistati nel 2008 allora è chiaro perché il mio preciso metodo di lettura mi ha portato a leggere prima L’imitatore di voci e Il soccombente di Amras, Cemento, Eventi e I mangia a poco, ed il fatto che abbia acquistato L’imitatore di voci e Il soccombente solo un anno prima di Amras, Cemento, Eventi e I mangia a poco mentre abbia letto Amras, Cemento, Eventi e I mangia a poco circa tre anni dopo L’imitatore di voci e Il soccombente mostra anche come al tempo acquistassi in un anno molti più libri di quanti riuscissi a leggerne, in quanto io, Vittorio, sino a pochi anni fa acquistavo cento o più libri all’anno, mentre in un anno riesco a leggerne circa una quarantina, anche se ovviamente il numero esatto varia di anno in anno soprattutto in base al numero di pagine dei libri, perché è chiaro che leggere un libro di cento pagine non richiede lo stesso tempo che richiede leggere un libro di mille pagine, ed inoltre io, Vittorio, leggo con maggiore o minore intensità anche in base a quanto un libro mi appassiona o mi annoia, come del resto credo capiti alla maggior parte dei lettori di libri.
Comunque nella mia libreria i libri di questo autore, Thomas Bernhard, sono nove, quindi se per il momento ne ho letto sei ne consegue che in futuro leggerò almeno altri tre suoi libri, vale a dire libri scritti da Bernhard, questo sempre che non acquisti nel tempo altri libri di questo autore austriaco, Thomas Bernhard, nel qual caso ne leggerò più di altri tre, ma che io acquisti altri libri suoi, di Thomas Bernhard, è in realtà poco probabile, perché posseggo una gran quantità di libri che non ho ancora letto e che non so se riuscirò a leggere in quanto, come tutti gli esseri viventi, sono destinato a morire, ed avendo già più di sessanta anni mi servono almeno altri venticinque anni di vita, supponendo che il mio ritmo di lettura rimanga di circa quaranta libri all’anno, per leggere tutti i libri che posseggo e non ho ancora letto, quindi dovrei vivere e leggere, mantenendo questo ritmo annuale, sino alla soglia dei novanta anni, età che va ben oltre l’attuale aspettativa di vita di un uomo italiano; inoltre mi sono fatto l’idea, forse sbagliata ma forse no, che nove libri siano sufficienti per esplorare l’universo poetico di questo autore austriaco, Thomas Bernhard. In ogni caso, i tre libri suoi, vale a dire scritti da Bernhard, sono stati da me, Vittorio, acquistati nel 2013, e visto che in quegli anni acquistavo moltissimi libri rispetto al mio ritmo di lettura, che è di circa quaranta libri all’anno, è molto probabile che passi ancora qualche anno prima che legga un altro libro di questo autore, Thomas Bernhard.
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